Nel “Corriere Tributario” n. 4 del 2025, Pierpaolo Maspes e Raffaele Corso analizzano il tema della variazione in diminuzione dell’IVA operata dal cedente o prestatore in seguito alla risoluzione del contratto dallo stesso attivata.
Nell’articolo si rileva, in particolare, che il cedente o prestatore può avvalersi della predetta facoltà (nel rispetto dei prescritti termini) anche dopo essersi insinuato nel passivo di una procedura di liquidazione giudiziale per l’esercizio delle proprie ragioni di credito. Tale insinuazione si riferisce, infatti, ai crediti di restituzione e di risarcimento derivanti dalla risoluzione, ma non al corrispettivo, non potendosi in alcun modo rinunciare agli effetti della risoluzione una volta che questa si sia verificata.