Nel “Corriere Tributario” n. 2 del 2024, Pierpaolo Maspes e Raffaele Corso analizzano il tema del trattamento da riservare, agli effetti dell’applicazione dell’IVA, alle somme corrisposte in esecuzione di un accordo transattivo. La questione ha sollevato, in tempi recenti, grande dibattito soprattutto a seguito delle numerose risposte ad istanze di interpello pubblicate dall’Agenzia delle entrate, che ravviserebbero, nella rinuncia alla lite a fronte della corresponsione di una somma di denaro, l’esistenza di una prestazione di servizi imponibile a IVA, dipendente da un’obbligazione di non fare. Come osservato nell’articolo, tale conclusione, se non può valere in termini generali, potrebbe ritenersi adeguata, entro certi limiti, nei casi esaminati dall’Agenzia delle entrate, nell’ipotesi in cui le parti dell’atto transattivo non siano addivenute ad una concorde qualificazione della natura della somma riconosciuta in base allo stesso.