Nel “il fisco” n. 24 del 2024, Pierpaolo Maspes e Raffaele Corso analizzano i profili interpretativi della disciplina IVA dei voucher, introdotta nell’ordinamento nazionale nel 2019, alla luce della recente sentenza della Corte di Giustizia europea 18 aprile 2024, causa C-68/23, “Finanzamt O” e osservano come la stessa sembri mettere in crisi le interpretazioni finora fornite sul concetto stesso di voucher e, in particolare, sulla differenza tra voucher monouso e voucher multiuso e sulla configurabilità come voucher di strumenti finora non considerati tali (quali il traffico telefonico prepagato e i buoni pasto). Parafrasando i R.E.M., potrebbe dirsi che, per il concetto di voucher, come inteso dall’interprete (e anche dal legislatore) nazionale, in seguito alle considerazioni svolte dalla sentenza “It’s the end of the world as we know it”.
Ultime Notizie
- Workshop SCGT – Transfer pricing adjustments di fine anno: analisi, casi e questioni
- IVA e distacchi di personale: anche il legislatore uccide una norma già morta! / Il Fisco 6/2025
- Master Executive in Contabilità e Fiscalità di Impresa – Bicocca / 24 gennaio 2025
- Contributo “in conto capitale” in arrivo per chi ha aderito alla sanatoria sui crediti R&S / Il Fisco 4/2025
- MDT – Master in Diritto tributario dell’impresa (Bocconi) / Milano, 21 gennaio 2025